XNL è la contrazione per consonanti di “Ex-Enel”, sotto cui l’edificio storico ha riposato negli anni successivi alla dismissione dall’ente elettrico nazionale e all’acquisizione da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano nei primi anni Duemila.
Edificato nel 1907 per ospitare uno stabilimento di cartonaggi e una litografia, fu parzialmente ristrutturato nel 1919, quando l’intero complesso passò nelle mani della Federazione italiana dei Consorzi Agrari proprio allora costituitasi a Piacenza. Il palazzo trovò in quest’occasione l’aspetto che gli vediamo oggi e che si deve al progetto dell’ingegnere e architetto reggiano Guido Tirelli – autore in Emilia di riconoscibilissimi edifici neorinascimentali – e all’intervento di alcuni pittori in gran voga a quel tempo, come il piacentino Luciano Ricchetti. Sono sue le allegorie che si ammirano, dopo la ripulitura, sullo scalone del palazzo.
XNL sorge in centro storico a Piacenza ed è situato in posizione baricentrica rispetto a un quadrilatero che comprende il Teatro Municipale, il Teatro dei Filodrammatici, il Conservatorio G. Nicolini e la Galleria Ricci Oddi. Una collocazione strategica che ne sottolinea la vocazione a integrare l’offerta culturale piacentina con il segmento contemporaneo, ponendosi come elemento di raccordo tra le esperienze e i linguaggi molteplici con cui le arti interpretano il presente e ipotizzano il futuro: un centro studi nel quale trovino tempo e spazio mostre d’arte, rassegne plurilinguistiche, mostre documentali e seminari; un laboratorio permanente di analisi e confronto sui linguaggi odierni, ove il fenomeno dell’arte può essere letto come meccanismo linguistico, socio-politico, economico, estetico, con conseguenze precise e documentabili sulla comprensione della società.
Il progetto di recupero è stato curato dal Politecnico di Milano – Polo territoriale di Mantova in stretta collaborazione con la Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici di Parma e Piacenza. È ispirato alla visione multidisciplinare e multilinguistica degli spazi.