A cura di Claudia Praolini
Ubik è una sezione non competitiva del festival dove trovano spazio le opere dal linguaggio più innovativo. La ricerca di cortometraggi che sperimentano nuove strade di espressione è una prassi che sta alla base della valutazione e della selezione di tutti i film presenti a Concorto, ma con i corti proposti in Ubik ci si è spinti in territori ancora meno esplorati, dove il confine tra cinema e videoarte si fa sempre più labile. È un cinema che parla di sé, un cinema che rivolge l’occhio verso se stesso, rivelando senza pudore i meccanismi alla base della registrazione visiva, un cinema che, consapevole delle proprie strutture e del proprio specifico linguaggio, decide di “scoprire l’inganno”, ma proprio questa procedura fa sì che lo “svelare” renda la visione opaca, come se il meta-cinema fosse una lente che funziona al contrario, in grado di offuscare gli strati infiniti di cui è composta la realtà e l’esperienza della visione.
In visione:
That’s All From Me di Eva Könnemann, Germania, 2024
Non te vexo (I Can’t See You) di Xacio Baño, Spagna, 2023
Incident di Bill Morrison, Stati Uniti, 2023
Nafura di Paul Heintz, Francia, 2023