Firmata da Stefano Faravelli, ci accompagnerà in un anno di proiezioni, concerti, brindisi e…
Uno zeppelin d’inizio Novecento, un pinnacolo prussiano, un asino che fluttua e un Occhio della Provvidenza che guarda, sornione, al futuro. Questo è “Asino Vola”, l’evocativa locandina di Concorto 2016 firmata Stefano Faravelli, pittore, scrittore, orientalista.
Stefano Faravelli
“Sono nato a Torino il 10 Aprile del 1959, sono sposato e ho quattro figli.
Ho trascorso un’infanzia felice con lunghi soggiorni estivi in un castello all’imboccatura della Val Maira, dove a cinque anni credo di vedere (e mio fratello con me) un uomo molto piccolo con gli occhi da gatto che passa attraverso le porte chiuse. Ho grande confidenza con pietre piante e animali e allevo anfibi di varie specie in un cassetto sotto il letto. Precoce la scoperta della pittura e del disegno: mio padre mi dona a sei anni la sua scatola di acquerelli Lukas.
Folgorante la scoperta dell’Oriente: il mio libro preferito è “Ghirlande d’Iran” un’antologia di miniature persiane (sono le prime immagini di cui ho memoria), successivo ma ugualmente fondante l’incontro con Durer e Bosch (sulla monografia del Baldass).
Le mie letture preferite sono: atlanti, enciclopedie e manuali di zoologia. Frequento il liceo artistico e poi l’ Accademia di belle arti di Torino: dopo lunga eclissi creativa (bevo l’amaro calice dell’arte contemporanea) mi iscrivo all’università dove frequento l’istituto di orientalistica e mi laureo con una tesi di filosofia morale; riprendo a dipingere e ne faccio un mestiere svolgendo un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero.
Viaggio nel vicino, medio ed estremo oriente.
La mia doppia vocazione di peintre-savant mi orienta quindi verso il carnet di viaggio: nel 1994 esce ‘Sindh. Quaderno indiano’,a questo primo carnet seguono altri su Cina, Mali, India, Egitto. Ho stretto forti legami con la Biennale du Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand e dal 2004 sono presidente dell’associazione ‘Segni dagli Orizzonti’ per la quale ho creato mostre e incontri sui taccuini di viaggio.
Importante, sebbene circoscritta (1987 -1997) la mia collaborazione, come scenografo, pittore e creatore di marionette, con il “Teatro dei Sensibili” di Guido Ceronetti.
Sono visiting professor dell’USI, università della Svizzera Italiana (scuola del viaggio) e della Scuola Holden Di Torino.”