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La quindicesima edizione di Concorto Film Festival presenta, oltre ai film in concorso, una ricchissima sezione di cortometraggi fuori concorso, dedicati alle cinematografie di Cuba e Grecia, legati a case di produzione, percorsi, festival e tematiche scelti con cura dalla direzione artistica di Concorto.

FOCUS CUBA
Durante la ricerca per comporre la selezione di questo focus ci siamo accorti di due sentimenti ricorrenti nei racconti dei giovani registi che animano il nuovo panorama cinematografico dell’isola. Da una parte la nuova generazione è caratterizzata da un grande desiderio di emancipazione nei confronti del passato; allo stesso tempo però, emerge un sentimento di profondo affetto e rispetto per l’identità dell’isola e per la sua storia. Quindi, nella costruzione di questo percorso, abbiamo tentato di tenere ben presente il contrasto tra il desiderio di evasione e la nostalgia, provando a indagare il rapporto che esiste tra i giovani cubani e la loro terra. Presentiamo quindi al nostro pubblico questa selezione di cortometraggi, ottenuti anche grazie al prezioso aiuto della Escuela Internacional de Cine y TV (EICTV) di San Antonio de los Baños, che quest’anno compie trent’anni, e del festival Muestra Joven ICAIC, evento dedicato alle produzioni dei giovani registi cubani promosso dall’Istituto Cubano dell’Arte e dell’Industria Cinematografica. Gli autori
delle opere che presentiamo sono tutti ragazzi cubani, esclusione fatta per una regista iraniana traferitasi a Cuba per studiare nella celebre Escuela Internacional de Cine y TV. Accostando i loro film ne risulta un quadro variopinto di Cuba e del suo cinema, che diventa uno spazio in cui sperimentare e in cui gli autori possono raccontare piccole storie impregnate di realtà.

Derakht (The Tree), di Roya Eshraghi Safaifard, Cuba/Costa Rica, 2015, 13’, PRIMA ITALIANA
El otro viaje (The Other Journey), di Damián Sainz, Cuba, 2015, 18’, PRIMA ITALIANA
La bendita mania de contar (The Holy Mania of Telling Stories), di Emanuel Giraldo Betancur, Cuba, 2015, 29’, PRIMA ITALIANA
Materia prima (Raw Material), di Sergio Fernández Borrás, Cuba, 2015, 25’, PRIMA ITALIANA
Polski, di Rubén Rojas Cuauhtémoc, Cuba, 2015, 22’, PRIMA ITALIANA
Velas (Candles), di Alejandro Alonso Estrella, Cuba, 2014, 20’, PRIMA EUROPEA
Yunaisy, di Juan Pablo Daranas Molina, Cuba, 2014, 13’

FOCUS GRECIA
La scena cinematografica ellenica appare essere oggi una delle più interessanti e prolifiche dell’intero continente europeo. Grazie alla collaborazione con il Greek Film Centre, Concorto può offrire quest’anno al proprio pubblico il meglio del cinema greco contemporaneo.
Particolare attenzione è stata dedicata al lavoro di una regista emergente: Konstantina Kotzamani. Sempre all’interno del Focus, la direzione artistica di Concorto si è riservata inoltre la libertà di invitare opere che rappresentassero al meglio questa rinnovata creatività che il cinema ellenico sta attraversando.
Il Centro della Cinematografia Greca (G.F.C.) è una compagnia a responsabilità pubblica ed è sotto la supervisione del Ministero della Cultura e dello Sport Ellenico. Gli obiettivi principali del centro sono: “la protezione, il supporto e lo sviluppo dell’arte cinematografica in Grecia.

Downhill, di Stelios Kammitsis, Grecia, 2015, 13’
Euroman, di Gabriel Tzafka, Danimarca, 2015, 22’, PRIMA ITALIANA
Fig, di Nicolas Kolovos, Svezia/Grecia, 2015, 13’
Jennings Lodge, di Aliki Souma, Grecia, 2013, 10’, PRIMA ITALIANA
March 4, di Dimitris Nakos, Grecia, 2015, 15’
Morning Prayers, di Konstantina Kotzamani, Katarina Stanković, 2013, Grecia/Bosnia/Serbia, 18’
Pogoniskos, di Thanasis Neofotistos, Grecia, 2015, 11’
Washingtonia, di Konstantina Kotzamani, Grecia, 2014, 24’

RETROSPETTIVA BONOBOSTUDIO
Bonobostudio è una società specializzata nella produzione e nella distribuzione di animazioni e di film sperimentali. È stata fondata nel 2008 come centro per la creatività e per l’innovazione dell’animazione sperimentale.
Bonobostudio ama lavorare con filmakers talentuosi, sia che essi siano esordienti sia che siano artisti affermati. Siamo entusiati nel dare loro la possibilità di esprimere le loro visioni e, nel fare questo, diamo importanza a produzioni ambiziose e ad alti standard artistici.
Bonobostudio è inoltre un fiero distributore di corti di animazione e film sperimentali. Promuoviamo solo lavori che apprezziamo noi stessi! La consulenza nel campo della produzione e della distribuzione è parte del nostro lavoro quotidiano, come  anche curare programmi, partecipare a festival e a incontri di mercato.

Dota, di Petra Zlonoga, Croazia, 2016, 4’, PRIMA ITALIANA
Hunger, di Petra Zlonoga, Croazia, 2014, 6’
Je criais contre la vie. Ou pour elle (I Was Crying Out at Life. Or for It), di Vergine Keaton, Francia, 2009, 9’
Levitation, di Marko Meštrović, Croazia, 2014, 8’
Ona Koja Mjeri (She Who Measures), di Veljko Popović, Croazia, 2008, 7’
Morana, di Simon Bogojević Narath, Croazia, 2008, 13’
Peter’s Forest, di Martina Meštrović, Croazia, 2016, 8’, PRIMA ITALIANA
Planemo, di Veljko Popović, Croazia, 2015, 13’
Razgovor (Conversation), di Ana Horvat, Croazia, 2015, 6’, PRIMA ITALIANA
Train, di Olivier Chabalier, Francia/Croazia, 2015, 13’

RASSEGNA IN THE PALACE
In the Palace è un festival internazionale dedicato a cortometraggi, nuovi media e arti digitali, di una durata inferiore ai 27 minuti. L’obbiettivo principale del festival è quello di presentare opere cinematografiche recenti provenienti dalla Bulgaria, dall’Europa e dal resto del mondo. In the Palace ISFF fornisce, sia ad artisti esordienti sia ad artisti già affermati nel mondo dell’arte, un ambiente estremamente favorevole dove potersi esprimere. Fondato nel 2003, il festival è passato dall’essere una competizione dedicata a film girati da studenti fino a diventare oggi il più grande e il più prestigioso film festival in Bulgaria.

Auf Wiedersehen, di Eddy Schwartz, di Yordan Petkov, Bulgaria / Germany, 2015
Däwit, di David Jansen, Germany, 2015
Niewidzialne, di Zofia Pregowska, Poland, 2016
Solo Rex, di François Bierry, Belgium, 2015

RASSEGNA NORDIC MADNESS
Lo humor scandinavo ha poco in comune con quello italiano, ma ha tante sfaccettature: può essere sottile, può essere nero e nerissimo, può essere ossessivo, può essere folle. L’onda di follia e stranezza, molto tipica del cinema di grandi autori quali Aki Kaurismaki, Bent Hamer, Roy Andersson, è molto forte anche nei cortometraggi, e la brevità spesso spinge i registi a puntare ancora di più sulla follia. Presentiamo in questa piccola retrospettiva 9 film da Svezia, Norvegia e Finlandia, che mostrano la “pazzia” scandinava sotto vari aspetti nel corso dell’ultimo decennio. Prendete una birra e mettetevi comodi.
Brukerstøtte (Customer Support) di André Øvredal, Norvegia, 2009, 5’
Dager av kjærlighet (Days of Love), di Eric Magnusson, Norvegia, 2007, 7’
Händelse vid bank (Incident by a Bank), di Ruben Östlund, Svezia, 2010, 12’
Ja Vi Elsker (Yes We Love), di Hallwar Witzø, Norvegia, 2014, 15’
La viande + L’amour, di Johanna Rubin, Svezia, 2012, 1’
Tsägäateria (Meal With a Deal), di Antti Heikki Pesonen, Finlandia, 2011, 8’
Perintö (Legacy), di Teemu Nikki, Finlandia, 2008, 6’
Sex and Taxes, di Jeuno Je Kim, Ewa Einhorn, Svezia, 2015, 12’
Slitage (Seeds of the Fall), di Patrik Eklund, Svezia, 2009, 17’

RASSEGNA UBIK
Cinema sperimentale e nuovi linguaggi
Ubik è un passaggio, una porta segreta che ci può trasportare in molti luoghi. È lo spazio dove il linguaggio si fa più ardito, dove la grammatica visiva assume nuove forme, è uno spazio popolato di personaggi fuori dall’ordinario. Personaggi che abitano mondi differenti, geografie esotiche dove scorrono vite in perenne, precario equilibrio sul filo della follia e dello smarrimento. È il luogo della sperimentazione, è dove il cinema si spinge in territori inesplorati , dove si disvela il meccanismo antico della visione (è racchiuso in un occhio animale, le immagini affiorano dalla risacca dell’umor vitreo), dove la natura appare in tutta la sua magnifica crudeltà, dove anche il dolore trova colori inconsueti per manifestarsi, dove gli uomini sono disposti a morire per trasformarsi in altro da sé . Qual è il confine oltre il quale la nostra anima si perde? Cosa vedono veramente gli occhi meccanici dei satelliti in orbita intorno alla Terra? Siamo ancora umani se tutto ciò che vive e pulsa intorno a noi non lo è?

A New Family, di Simone Manetti, Italia, 2014, 11’
Armat Jakawinaka – Vidas Ausentes, di Ronaldo Dimer, Brasile, 2015, 18’, PRIMA INTERNAZIONALE
Barbara dans le bois (Walking with Barbara), di Nicolas Clement, Belgio, 2015, 14’, PRIMA ITALIANA
Ganjouriho, di Mathias Minne, Francia, 2015, 19’
In Between Identities, di Aleksandar Radan, Germania, 2015, 9’
In Waking Hours, di Sarah e Katrien Vanagt, Belgio, 2015, 18’
Átváltozás (Switch), di Zoltán Nagy, Ungheria, 2015, 11’, PRIMA ITALIANA
The Architect and the Gardener, di Thibault Le Texier, Francia, 2015, 13’, PRIMA ITALIANA

RASSEGNA DEEP NIGHT
Dopo la mezzanotte, il piccolo Teatrino Serra di Parco Raggio si farà molto buio: mostreremo dei
thriller, degli horror, delle commedie nere, e anche cortometraggi veramente impossibili da catalogare. Solo l’aggettivo notturni li può descrivere. Preparatevi a risate poco ortodosse, a svolte narrative bizzarre, a farvi spaventare. Ma soprattutto, siate curiosi e lasciatevi sorprendere!

Barry, di Jay Rondot, Stati Uniti, 2016, 9’, PRIMA INTERNAZIONALE
El quimérico espectaculo de los Bizzanelli, di Omar Eduardo Ospina Giraldo, Colombia, 2015, 17’, PRIMA EUROPEA
Exposure, di Ignacio F. Rodó, Spagna, 2015, 4’, PRIMA ITALIANA
Hada, di Tony Morales, Spagna, 2015, 9’, PRIMA ITALIANA
L’ours noir (The Black Bear), di Méryl Fortunat-Rossi, Xavier Seron, Francia/Belgio, 2015, 15’
Niin metsä vastaa (Whistle in the Dark) di Aino Suni, Finlandia, 2015, 12’, PRIMA INTERNAZIONALE
No Evil, di Mike Gan, Stati Uniti, 2016, 19’, PRIMA INTERNAZIONALE
The Procedure, di Calvin Reeder, Stati Uniti, 2016, 4’, PRIMA ITALIANA

THE HEYDAY OF THE INSENSITIVE BASTARDS
Tratto dall’omonima raccolta di racconti di Robert Boswell, sette situazioni esplorano la differenza tra fantasia e realtà, memoria e storia, e la gioia e l’agonia della condizione umana. Questo strano “lungometraggio”, composto da 7 cortometraggi di 7 registi diversi, è stato creato durante il corso “Adattamento e Collaborazione”, che James Franco tiene alla UCLA. Prodotto dalla società di James and Vince Jolivette Rabbit Bandini, in collaborazione con la UCLA, il film può contare su un cast di grandi star, tra cui, oltre allo stesso Franco, Natalie Portman, Kate Mara, Kristen Wiig, Matthew Modine, Rico Rodriguez, Amber Tamblyn.
Ogni corto in questo progetto ha il suo universo di riferimento, ma il film funziona molto bene come progetto unitario, con un’atmosfera densa che si propaga di corto in corto. L’intero progetto viene presentato a Concorto in PRIMA INTERNAZIONALE.
Produttori per Rabbit Bandini: James Franco, Vince Jolivette, Jennifer Kristen Howell, Michael Masini (produttori esecutivi); Jonathan King, Samantha Barrows (produttori). Regista dei raccordi: Jonathan King.

A Walk in Winter, di Ryan Moody, Stati Uniti, 12’
Guests, di Mark Columbus, Stati Uniti, 10’
Almost Not Beautiful, di Sarah Jean Kruchowski, Stati Uniti, 13’
Miss Famous, di Shadae Lamar Smith, Stati Uniti, 12’
Lacunae, di Vanita Shastry, Stati Uniti, 13’
Smoke, di Simon Savalyev, Stati Uniti, 9’
The Heyday of the Insensitive Bastards, di Jeremy David White, Stati Uniti, 21’

EVENTO SPECIALE | WORLD PREMIERE | ABCD di SIMONE ROVELLINI
ABCD è un film a episodi che si costruisce secondo un’unica e semplice regola: ogni episodio è narrato esclusivamente con parole che iniziano con la stessa lettera. Il linguaggio rappresenta il limite del mondo, e all’interno di questo rigido schema prendono forma le storie di quattro donne. Anna, Barbara, Chiara e Daria sono intrappolate in una realtà surreale, che si compie sempre in una morale grottesca. Il progetto è un’autoproduzione sviluppata nel corso di 3 anni, dal 2013 ad oggi, avvalendosi degli sforzi di giovani professionisti.