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A cura di Virginia Carolfi

Uno dei due focus “geografici” di Concorto 2020 è dedicato a una terra che sembra essere fatta apposta per il cinema: l’Irlanda.
L’Ibernia, così era infatti chiamata dai romani, è caratterizzata da un fenomeno che raramente si verifica in modo così evidente in altre culture, ovvero la penetrazione profonda del folklore e delle leggende nel tessuto culturale nazionale. Un delicatissimo equilibrio che dona alla cultura irlandese, e quindi anche al cinema, un indiscutibile fascino, mischiando realtà e immaginazione, attingendo ai miti trasformandoli in metafore attraverso cui vedere, raccontare e interpretare il quotidiano.

Se il teatro irlandese sta vivendo un momento di grande vitalità grazie ad autori come Marina Carr, Conor McPherson ed Enda Walsh, è proprio da questo ambito che proviene uno dei registi cinematografici più in luce di questi anni: Martin McDonagh (autore di Three billboards outside Ebbing, Missouri), inglese di nascita ma con genitori irlandesi e profondamente legato a questa terra, come mostrano i suoi primi, bellissimi, lavori teatrali (The Aran Islands Trilogy in primis). Sempre per restare in famiglia, tra i registi che più si sono distinti negli ultimi anni c’è il fratello maggiore di Martin, John Michael, autore di The Guard (2011), che mostra ancora una volta come le opere irlandesi abbiano una capacità unica di unire gli opposti, come dramma e commedia, contemporaneità e tradizione.

Nei cortometraggi selezionati proveremo a esplorare i mille volti di questa isola di smeraldo che non cessa di affascinare; lasceremo spazio al gaelico, la lingua madre irlandese, alle città e alle campagne, all’oceano, alla ribellione, al craic (letteralmente, il fare bisboccia), alle animazioni (il grande pubblico ricorderà gli straordinari lungometraggi animati The Secret of Kells e Song of the Sea), alla musica e a quell’indescrivibile quid che caratterizza l’anima irlandese.

Focus realizzato in collaborazione con Eibh Collins.

An Island, Rory Byrne, 2017
Analog people in a digital age, Keith Walsh & Jill Beardsworth, 2013
Bainne, Jack Reynor, 2019
Bogna Kirchoff, Chris O’Neill, 2019
Boy Saint, Tom Speers, 2018
Coda, Alan Holly, 2013
Donnú Bréige, Lisa McInerney, 2019
Postcards: Five Stones of Lead, Jonny Madderson, 2017
Inhale, Sean Mullan, 2018
Kachalka, Gar O’Rourke, 2019
Late Afternoon, Louise Bagnall, 2017
Leave the road behind you, Daniel Butler, 2019
Sean Hillen, Merging Views, Paddy Cahill, 2016
Streets of Fury, Aidan McAteer, 2019
The Lament, Joe Duffy, 2019
Welcome to a bright white limbo, Cara Holmes, 2019